La
fotosintesi clorofilliana avviene nei cloroplasti. Le membrane
specializzate in cui si trovano la clorofilla e gli altri pigmenti
fotosintetici
sono chiamate tilacoidi e hanno la forma di sacchi appiattiti.
Nelle cellule eucariote i tialcoidi sono contenuti nei
cloroplasti.
Osservando
la foto qui sotto, i tessuti interni della foglia sono racchiusi da
cellule epidermiche trasparenti (che permettono il passaggio della
luce) e rivestite da uno strato ceroso, la cuticola.
Gran
parte della fotosintesi avviene nella cellula a palizzata; queste
hanno un vacuolo centrale e numerosi cloroplasti che si muovono
all'interno del citosol, orientandosi verso la luce. Intorno ai
tilacoidi, all'interno del cloroplasto, si trova la
stroma, che ha
una composizione diversa dal citosol. I tilacoidi racchiudono un
ulteriore comparto, detto
spazio del
tilacoide, il
cui contenuto ha una composizione ancora diversa. I
grani sono pile
di tilacoidi. Tutti i tilacoidi di un cloroplasto sono orientati
parallelamente l'uno all'altro; perciò il cloroplasto, tramite
oscillazioni che gli consentono di porsi in direzione ottimale
rispetto al sole, può puntare contemporaneamente tutti i suoi
milioni di pigmenti verso la luce per assicurare la massima
ricezione.
Le clorofille e gli altri pigmenti sono ammassati in unità dette fotosistemi. Nelle cellule vegetali ci sono due tipi di fotosistemi, I e II.
Partendo
dal fotosistema II: l'energia luminosa è assorbita dal
pigmento P680e e spinge gli elettroni dal pigmento verso un accettore
primario di elettroni che si trova a un livello energetico superiore.
Dagli accettori gli elettroni scendono lungo una catena di trasporto
per giungere alla molecola reattiva di clorofilla a del
fotosistema I. A mano a mano che questi elettroni scendono lungo
questa catena di trasporto, l'energia che essi liberano viene
utilizzata per la sintesi di ATP. er generare una molecola di ATP è
necessario che due elettroni siano espulsi dal fotosistema II e
scendono lungo la catena di trasporto verso il fotositema I.
Nel
fotosistema I la molecola reattiva è chiamata P700. L'energia
luminosa spinge gli elettroni della molecola P700 a un altro
accettore primario. Da questo accettore gli elettroni passano,
mediante alcuni trasportatori, a una speciale molecola finale, il
coenzima chiamato NADP+. Questo con 2 elettroni e 1 protone si
trasforma in NADPH. Gli elettroni rimossi dal fotosistema I vengono
rimpiazzati da quello del fotosistema II.
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